Aysen
– Il Vicario apostolico di Aysén, Sua Ecc. Mons. Luis Infanti Della
Mora, ha ricevuto un importante riconoscimento per il suo contributo
alla protezione delle acque da parte del Comitato Cileno per il
Programma Idrologico Internazionale dell'UNESCO (CONAPHI Cile).
Secondo
la nota inviata all’Agenzia Fides da una fonte locale, la motivazione
del “Premio Unesco per il Programma Idrologico Internazionale 2014”, che
è stato consegnato al Vescovo il 2 ottobre da Isabel Allende,
rappresentante del Senato, nella sede del Congresso, trae origine dalla
Lettera pastorale pubblicata da Mons. Infanti nel 2008 con il titolo
“Dacci oggi la nostra acqua quotidiana”. Il Presule affermava: “siamo
in un momento storico in cui ci viene data l'opportunità di un profondo
cambiamento culturale, per far rivivere la vita del nostro pianeta”, ed
invitava a riflettere sul valore dell'acqua come elemento vitale per
l'umanità. Ieri, parlando a Radio Universidad de Chile, Mons. Infanti ha ricordato che ormai “è
già passato un bel po’ di tempo da quell'epoca” e purtroppo non ci sono
stati grandi cambiamenti, tranne l’annuncio di modificare il Codice
dell'acqua e riconoscere l'acqua come un diritto fondamentale dell'uomo.
“Questo è stato un barlume di speranza, ma la luce è ancora molto nascosta” ha detto il Vescovo parlando alla radio, ed ha aggiunto: "Non
vorrei che questo ritardo, già abbastanza significativo, sia il
risultato di pressioni, di lobby, di coloro che hanno il potere
dell'acqua e sono i proprietari dell'acqua in Cile, perché chi ha il
potere dell'acqua ha più potere di quelli che detengono il business del
petrolio". Per Mons. Infanti la proprietà dell'acqua è anche una questione di sovranità, come ha ripetuto diverse volte, citando il caso di Aysén, dove il 96 per cento delle acque della zona è di proprietà della società italiana Enel. (CE)
(Agenzia Fides, 03/10/2014)
Nessun commento:
Posta un commento