venerdì 30 gennaio 2015

12 e 13 Febbraio 2015
Contro le privatizzazioni: si difende l'acqua, si costruisce democrazia


Il governo Renzi ha realizzato un meccanismo subdolo che rilancia le privatizzazioni e la mercificazione dei beni comuni, a partire dall'acqua.
Lo ha fatto tramite lo Sblocca Italia e la legge di stabilità, sul finire del 2014.

Probabilmente pensava che, una volta fatti passare questi provvedimenti a colpi di fiducia, sarebbero cessate le mobilitazioni che hanno attraversato moltissimi territori in questi mesi.
Ma così non è, perchè in tutta Italia comitati e movimenti sociali stanno proseguendo nella costruzione di percorsi e iniziative tramite le quali contrastare l'applicazione di questi provvedimenti.

Pensare, infatti, di mettere a tacere la volontà popolare che si è già espressa con un referendum contro le privatizzazioni dell'acqua e dei servizi pubblici, continuare ad aumentare la cementificazione, continuare ad inquinare e devastare i territori e a mettere sempre più a repentaglio la salute, indica un'attenzione del Governo diretta agli interessi di pochi, a discapito del benessere della collettività.

E questo è ancora più evidente con quello che sta accadendo sul servizio idrico, dove un'ondata di privatizzazioni, fusioni e accorpamenti si sta mettendo in moto, peggiorando la qualità de servizio, facendo aumentare le tariffe e negando un diritto fondamentale.
E lo si fa, soprattutto, esautorando gli Enti Locali rispetto alle scelte fondamentali di programmazione del territorio e  ricattandoli rispetto alla vendita dei beni comuni, sopprimendo di fatto gli spazi di democrazia.

Per queste ragioni, il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua, invita tutte e tutti ad unirsi alle mobilitazioni che i comitati organizzeranno nelle giornate del 12 e 13 Febbraio, per affermare che vogliamo diritti e garanzie sociali, a partire dal ruolo dei Comuni e dalla difesa dei territori in cui viviamo, perchè vogliamo decidere sulle nostre vite e sui beni comuni.

Per questo diciamo con forza: si difende l'acqua, si costruisce democrazia!

TTIP

QUANDO GLI INVESTORI SONO “PIÙ UGUALI” DI NOI






[di Antonio Tricarico]
 
Alla fine la Commissione europea si è pronunciata su uno dei dossier più spinosi del negoziato TTIP, l’accordo di libero scambio tra Unione Europea e Stati Uniti, tanto sostenuto anche dal governo italiano. Ovvero la creazione di tribunali speciali privati per gli arbitrati sugli investimenti in cui le multinazionali Usa potrebbero portare in giudizio i paesi europei qualora questi ultimi cambino le loro legislazioni ambientali, sociali e di sicurezza, impattando in qualche modo i profitti attesi per i capitalisti a stelle e strisce.

SELVA DI PROGNO: Ok ad Acque veronesi «Ma ecco le condizioni»

sabato 24 gennaio 2015 – PROVINCIA – Pagina 36
SELVA DI PROGNO. La società gestisce il servizio idrico di 77 centri, esclusi quelli del Garda

Ok ad Acque veronesi
«Ma ecco le condizioni»

Vittorio Zambaldo
Il vicesindaco Peloso: «È l'atto finale di un lungo braccio di ferro Ci siamo tenuti le concessioni per una decina di sorgenti»
Una caraffa d'acqua con il logo di Acque Veronesi
Con l'adesione del Comune di Selva di Progno ad Acque Veronesi, votata a maggioranza dal Consiglio comunale e l'astensione della minoranza, l'intera Val d'Illasi ha trasferito la gestione del servizio idrico integrato e la concessione in uso gratuito delle infrastrutture idriche di proprietà comunale alla società che raggruppa 77 Comuni Veronesi, tutti ad eccezione di quelli dell'area del Garda e di Mezzane di Sotto che ancora resiste come Comune «ribelle».

venerdì 23 gennaio 2015

>Inquinamento da Pfas

Verona e Vicenza. Inquinamento da Pfas, scatta l’esposto per disastro ambientale: «Sequestrate i pozzi contaminati»

acquaL’accusa è pesante: disastro ambientale a causa del rilascio di sostanze perfluoro-alchiliche (Pfas). Legambiente e dodici associazioni ambientaliste chiedono, in un esposto alle procure di Vicenza e di Verona, di sequestrare i pozzi contaminati attorno alla fabbrica Miteni di Trissino e di individuare i responsabili dell’inquinamento delle falde acquifere di 59 comuni fra le province di Vicenza, Verona e Padova, da Trissino giù fino a Montagnana, passando per Lonigo, Cologna Veneta e Vicenza. «Queste sostanze persistono 60 anni nell’acqua e 5 nel sangue – dice Vincenzo Cordiano dell’associazione Isde Medici per l’ambiente – ed è dimostrata una correlazione con l’aumento dei tumori ai testicoli e ai reni».

martedì 20 gennaio 2015

> 22 marzo 2014 Giornata mondiale dell'acqua - 28 luglio 2014 Giornata del diritto universale all'acqua (*)

I dodici principi del Manifesto ABC (**)
di Riccardo Petrella

1. Principio della vita  La vita è il principio del diritto dell'esistenza. I diritti che consentono ad ogni abitante della Terra, a titolo individuale e  collettivo di esistere in maniera degna per un essere umano devono fondare le regole delle comunità umane e del "vivere insieme". L'essere umano è un essere "sociale".
2. Principio del"umanità Il soggetto umano di riferimento fondatore per la vita è l'umanità. Occorre  riconoscere formalmente l'umanità in quanto soggetto giuridico e politico titolare e  portatore di diritti (poteri) e di doveri (responsabilità).  
3. Principio dell'abitare comune L'economia  è "oikos" (dal greco "il luogo della vita", l'abitato, la "casa" )  "nomos" (le regole) , cioè "le regole della casa", e non la scienza e la pratica di come utilizzare le risorse materiali ed immateriali disponibili al fine di aumentare il valore del capitale posseduto individualmente. La "casa" degli esseri umani è la Terra. 
4.  Principio dei beni comuni I beni e servizi essenziali ed insostituibili alla vita ed al vivere insieme di noi esseri umani appartengono all'umanità di cui essa non è proprietaria ma responsabile. Essi sono beni comuni pubblici collettivi, per natura mondiali. Nessuno, nemmeno gli Stati, possono appropriarsi a titolo specifico della proprietà dei beni della vita.  Gli Stati e le collettività umane hanno il potere e l'obbligo di salvaguardare ed  utilizzare i beni comuni ("le regole della casa") in maniera giusta e sostenibile nel rispetto della sostenibilità della vita. Ne sono i "curatori", e non i '" predatori".
5.  Principio dell'integrità della vita Gli esseri umani son parte della vita, come tutte le altre specie viventi. Il diritto alla vita degli esseri umani coesiste con il diritto alla vita delle altre specie viventi. Siamo giunti così a pensare il "diritto della natura", "il diritto dell'acqua".
6. Principio del diritto all'acqua L'acqua è vita. Non v'è vita senza acqua. La disponibilità e l'accesso all'acqua per la vita sono un diritto umano (universale, indivisibile ed imprescrittibile). Il  "diritto" copre l'acqua potabile e l'acqua per i servizi igienico-sanitari (dichiarazione dell'ONU del 2010) così come l'acqua per gli altri usi essenziali ed insostituibili per la sicurezza di esistenza  Il diritto deve essere garantito e concretizzato per tutti senza discriminazione di sesso, "razza", religione, reddito, nazionalità, classe sociale. 
7. Principio dell'acqua "res publica"  L'acqua è un bene comune pubblico collettivo. Tutti gli esseri umani ne sono responsabili secondo le regole fissate dalla collettività (da quella locale alla comunità mondiale rappresentata, attualmente, dall' Organizzazione delle Nazioni Unite). L'acqua per la vita non è una merce, né una merce differente dalle altre. L'acqua è fondamentale per tutte le attività economiche. Ciò non la rende essenzialmente un bene economico secondo le concezioni di un sistema capitalista di mercato. L'acqua non è una risorsa né un bene di consumo nell'accezione dei termini data al petrolio, al gas, all'acqua minerale in bottiglia, al cioccolato. 
8. Principio di responsabilità pubblica Il governo dell'acqua - di tutte le acque, minerali incluse - e dell'insieme delle attività del ciclo lungo dell'acqua (dall'immaginario umano dell'acqua e quindi della salvaguardia e protezione dell'oikos dei corpi idrici fino al riciclo e riuso dell'acqua, acqua salata inclusa) è della responsabilità politica delle collettività pubbliche, degli Stati (all'interno di essi, delle comunità locali; al di là di essi, delle comunità sovranazionali e dell'umanità).
9. Principio di pubblicità del governo dei beni comuni  La responsabilità integrale del governo non può' essere affidata a dei soggetti privati né ad essa delegata e tanto meno lasciata al "potere" di meccanismi come  i mercati finanziari. Il  futuro della vita non può' essere affidato a dispositivi quali le Borse, luoghi privilegiati della speculazione. 
10. Principio del finanziamento pubblico dei costi dei diritti umani Il finanziamento dei costi associati all'obbligo di garantire il diritto umano all'acqua ed al governo dell'acqua deve essere assicurato e gestito direttamente dalla collettività, dallo Stato.  La disponibilità e l'accesso all'acqua essendo un diritto umano, non si può “garantire” il diritto via il pagamento di un prezzo, anche se minimo od abbordabile. La “tariffa sociale” (applicazione di una tariffa ridotta al m3 per le persone/famiglie/gruppi a basso reddito/”povere” non rappresenta una soluzione coerente con il principio del diritto. La garanzia del diritto e la sua concretizzazione fanno parte degli obblighi dello “Stato dei diritti” e non della "politica sociale". 
11. Principio della democrazia L'acqua è una questione di cittadinanza e di democrazia. La politica dell'acqua, il governo dell'acqua, implica un alto livello di partecipazione dei cittadini, su scala locale, nazionale, continentale e mondiale. I bacini idrografici sono per natura pluri/transregionali e transnazionali. La partecipazione dei cittadini va al di là dell'informazione e della consultazione del pubblico. Essa implica il coinvolgimento dei cittadini nei processi decisionali, nel controllo e nella valutazione del rispetto delle scelte fatte e nella gestione stessa delle varie fasi del ciclo dell'acqua. La partecipazione è differente dalla "governance degli stakeholders". 
12. Principio della pace Il vivere insieme si fonda sul rispetto di e la fiducia negli altri, sulla fraternità e la pace. L'acqua è il bene comune pubblico collettivo mondiale per eccellenza per la costruzione di una storia del vivere insieme giusto, "tutti inclusi". Questo richiede il rigetto categorico delle guerre dell'acqua.  

(**)
Riccardo Petrella IL MANIFESTO ABC ACQUA E BENI COMUNI. Stop al furto della vita
Principi di base e obiettivi. Bruxelles 20 maggio 2013> leggi 


(*)La Risoluzione ONU 10967 del 28 luglio 2010 dichiara per la prima volta nella storia il diritto all'acqua un diritto umano universale e fondamentale (> leggi)

> APPELLO CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA IN CAMPANIA di p. Alex Zanotelli



GUAI, GUAI, GUAI A CHI FA PROFITTO SULL’ACQUA
di p. Alex Zanotelli
La notizia della privatizzazione dell’acqua  da parte della Regione Campania , mi giunge a Cosenza, mentre sto animando un campo giovanile di lavoro missionario all’’Arca di Noè’.
Sono esterefatto e profondamente amareggiato da questa notizia. E’ l’ennesimo tradimento, perpetrato per di più in agosto.
Il 31 luglio il Consiglio regionale della Campania ha votato la finanziaria , che conteneva un maxi emendamento che spaziava dal condono edilizio  alla privatizzazione dell’acqua!  La regione prevede, entro 30 giorni, l’affido  alle società operanti sul territorio (Gori and CO), non solo della gestione e distribuzione, ma anche della captazione e adduzione alla fonte.
E’ un colpo di Stato inferto ai cittadini campani!

> da Riccardo Petrella: C'era una volta il cielo e la terra


Pubblichiamo l'articolo di Riccardo Petrella apparso sul giornale on line RTBF.BE lunedì 15 aprile 2013 con la promessa che sarà al più presto tradotto in lingua italiana.

L'eau est un bien commun et doit le rester. C'est le credo de Riccardo Petrella, économiste critique, qui constate que ce n'est pas ce point de vue qui anime la Commission européenne quand elle définit sa politique de l'eau

> Premiato Luis Infanti Della Mora "L'acqua è anche un problema di sovranità"


Aysen – Il Vicario apostolico di Aysén, Sua Ecc. Mons. Luis Infanti Della Mora, ha ricevuto un importante riconoscimento per il suo contributo alla protezione delle acque da parte del Comitato Cileno per il Programma Idrologico Internazionale dell'UNESCO (CONAPHI Cile).
Secondo la nota inviata all’Agenzia Fides da una fonte locale, la motivazione del “Premio Unesco per il Programma Idrologico Internazionale 2014”, che è stato consegnato al Vescovo il 2 ottobre da Isabel Allende, rappresentante del Senato, nella sede del Congresso, trae origine dalla Lettera pastorale pubblicata da Mons. Infanti nel 2008 con il titolo “Dacci oggi la nostra acqua quotidiana”. Il Presule affermava: “siamo in un momento storico in cui ci viene data l'opportunità di un profondo cambiamento culturale, per far rivivere la vita del nostro pianeta”, ed invitava a riflettere sul valore dell'acqua come elemento vitale per l'umanità. Ieri, parlando a Radio Universidad de Chile, Mons. Infanti ha ricordato che ormai “è già passato un bel po’ di tempo da quell'epoca” e purtroppo non ci sono stati grandi cambiamenti, tranne l’annuncio di modificare il Codice dell'acqua e riconoscere l'acqua come un diritto fondamentale dell'uomo.
“Questo è stato un barlume di speranza, ma la luce è ancora molto nascosta” ha detto il Vescovo parlando alla radio, ed ha aggiunto: "Non vorrei che questo ritardo, già abbastanza significativo, sia il risultato di pressioni, di lobby, di coloro che hanno il potere dell'acqua e sono i proprietari dell'acqua in Cile, perché chi ha il potere dell'acqua ha più potere di quelli che detengono il business del petrolio". Per Mons. Infanti la proprietà dell'acqua è anche una questione di sovranità, come ha ripetuto diverse volte, citando il caso di Aysén, dove il 96 per cento delle acque della zona è di proprietà della società italiana Enel. (CE) 
(Agenzia Fides, 03/10/2014)

lunedì 12 gennaio 2015

Il Parlamento Europeo smentisce
Publiacqua: l'amianto nell'acqua è
cancerogeno, si muore

Lo scorso 24 ottobre Publiacqua rispose alla
denuncia de La Città invisibile
sui 225 chilometri di
tubi all’amianto tra Firenze, Prato e Pistoia che tali tubi essitevano ma che “non esiste consistente
evidenza che le eventuali fibre ingerite siano dannose per la salute”.