sabato 27 dicembre 2014

> Niente minimo di acqua garantita


Un regalo anche ad Acque Veronesi che sul minimo garantito non ci vuole sentire e continua con i distacchi, nonostante i reclami e l'opposizione delle associazioni consumatori veronesi.

 Azienda Gardesana Servizi, invece, non effettua distacchi ma solo riduzioni di flusso. 

leggi No bolletta, no acqua (L'espresso, 19.12.2014)

lunedì 15 dicembre 2014

Il Manifesto Acqua Bene Comune

I dodici principi del Manifesto ABC (**)
di Riccardo Petrella

1. Principio della vita  La vita è il principio del diritto dell'esistenza. I diritti che consentono ad ogni abitante della Terra, a titolo individuale e  collettivo di esistere in maniera degna per un essere umano devono fondare le regole delle comunità umane e del "vivere insieme". L'essere umano è un essere "sociale".
2. Principio del"umanità Il soggetto umano di riferimento fondatore per la vita è l'umanità. Occorre  riconoscere formalmente l'umanità in quanto soggetto giuridico e politico titolare e  portatore di diritti (poteri) e di doveri (responsabilità).  
3. Principio dell'abitare comune L'economia  è "oikos" (dal greco "il luogo della vita", l'abitato, la "casa" )  "nomos" (le regole) , cioè "le regole della casa", e non la scienza e la pratica di come utilizzare le risorse materiali ed immateriali disponibili al fine di aumentare il valore del capitale posseduto individualmente. La "casa" degli esseri umani è la Terra. 
4.  Principio dei beni comuni I beni e servizi essenziali ed insostituibili alla vita ed al vivere insieme di noi esseri umani appartengono all'umanità di cui essa non è proprietaria ma responsabile. Essi sono beni comuni pubblici collettivi, per natura mondiali. Nessuno, nemmeno gli Stati, possono appropriarsi a titolo specifico della proprietà dei beni della vita.  Gli Stati e le collettività umane hanno il potere e l'obbligo di salvaguardare ed  utilizzare i beni comuni ("le regole della casa") in maniera giusta e sostenibile nel rispetto della sostenibilità della vita. Ne sono i "curatori", e non i '" predatori".
5.  Principio dell'integrità della vita Gli esseri umani son parte della vita, come tutte le altre specie viventi. Il diritto alla vita degli esseri umani coesiste con il diritto alla vita delle altre specie viventi. Siamo giunti così a pensare il "diritto della natura", "il diritto dell'acqua".
6. Principio del diritto all'acqua L'acqua è vita. Non v'è vita senza acqua. La disponibilità e l'accesso all'acqua per la vita sono un diritto umano (universale, indivisibile ed imprescrittibile). Il  "diritto" copre l'acqua potabile e l'acqua per i servizi igienico-sanitari (dichiarazione dell'ONU del 2010) così come l'acqua per gli altri usi essenziali ed insostituibili per la sicurezza di esistenza  Il diritto deve essere garantito e concretizzato per tutti senza discriminazione di sesso, "razza", religione, reddito, nazionalità, classe sociale. 
7. Principio dell'acqua "res publica"  L'acqua è un bene comune pubblico collettivo. Tutti gli esseri umani ne sono responsabili secondo le regole fissate dalla collettività (da quella locale alla comunità mondiale rappresentata, attualmente, dall' Organizzazione delle Nazioni Unite). L'acqua per la vita non è una merce, né una merce differente dalle altre. L'acqua è fondamentale per tutte le attività economiche. Ciò non la rende essenzialmente un bene economico secondo le concezioni di un sistema capitalista di mercato. L'acqua non è una risorsa né un bene di consumo nell'accezione dei termini data al petrolio, al gas, all'acqua minerale in bottiglia, al cioccolato. 
8. Principio di responsabilità pubblica Il governo dell'acqua - di tutte le acque, minerali incluse - e dell'insieme delle attività del ciclo lungo dell'acqua (dall'immaginario umano dell'acqua e quindi della salvaguardia e protezione dell'oikos dei corpi idrici fino al riciclo e riuso dell'acqua, acqua salata inclusa) è della responsabilità politica delle collettività pubbliche, degli Stati (all'interno di essi, delle comunità locali; al di là di essi, delle comunità sovranazionali e dell'umanità).
9. Principio di pubblicità del governo dei beni comuni  La responsabilità integrale del governo non può' essere affidata a dei soggetti privati né ad essa delegata e tanto meno lasciata al "potere" di meccanismi come  i mercati finanziari. Il  futuro della vita non può' essere affidato a dispositivi quali le Borse, luoghi privilegiati della speculazione. 
10. Principio del finanziamento pubblico dei costi dei diritti umani Il finanziamento dei costi associati all'obbligo di garantire il diritto umano all'acqua ed al governo dell'acqua deve essere assicurato e gestito direttamente dalla collettività, dallo Stato.  La disponibilità e l'accesso all'acqua essendo un diritto umano, non si può “garantire” il diritto via il pagamento di un prezzo, anche se minimo od abbordabile. La “tariffa sociale” (applicazione di una tariffa ridotta al m3 per le persone/famiglie/gruppi a basso reddito/”povere” non rappresenta una soluzione coerente con il principio del diritto. La garanzia del diritto e la sua concretizzazione fanno parte degli obblighi dello “Stato dei diritti” e non della "politica sociale". 
11. Principio della democrazia L'acqua è una questione di cittadinanza e di democrazia. La politica dell'acqua, il governo dell'acqua, implica un alto livello di partecipazione dei cittadini, su scala locale, nazionale, continentale e mondiale. I bacini idrografici sono per natura pluri/transregionali e transnazionali. La partecipazione dei cittadini va al di là dell'informazione e della consultazione del pubblico. Essa implica il coinvolgimento dei cittadini nei processi decisionali, nel controllo e nella valutazione del rispetto delle scelte fatte e nella gestione stessa delle varie fasi del ciclo dell'acqua. La partecipazione è differente dalla "governance degli stakeholders". 
12. Principio della pace Il vivere insieme si fonda sul rispetto di e la fiducia negli altri, sulla fraternità e la pace. L'acqua è il bene comune pubblico collettivo mondiale per eccellenza per la costruzione di una storia del vivere insieme giusto, "tutti inclusi". Questo richiede il rigetto categorico delle guerre dell'acqua.  

(**)
Riccardo Petrella IL MANIFESTO ABC ACQUA E BENI COMUNI. Stop al furto della vita
Principi di base e obiettivi. Bruxelles 20 maggio 2013leggi 


(*)La Risoluzione ONU 10967 del 28 luglio 2010 dichiara per la prima volta nella storia il diritto all'acqua un diritto umano universale e fondamentale (> leggi)

sabato 5 luglio 2014

>2014 - Dall'acqua ai trasporti urbani: 10 anni di corsa per le tariffe, rincari fino all'85%

riceviamo da Luca Cecchi

Lo studio della Cgia: negli ultimi 10 anni acqua +85,2%, rifiuti +81,8%, autostrade +50,1% e trasporti urbani +49,6%. E' la fotografia del fallimento delle liberalizzazioni. Da quando si è aperto il mercato delle assicurazioni, ad esempio, queste sono rincarate del 200%. Solo i servizi telefonici sono diminuiti


MILANO - Altro che effetti benefici delle liberalizzazioni, viene da dire guardando i dati raccolti dalla Cgia di mestre. Negli ultimi 10 anni, le tariffe dei principali servizi pubblici hanno registrato un aumento record. E' il caso dell'acqua, ad esempio, terreno di scontro di referendum che hanno rappresentato un punto importante della storia politica recente italiana e intanto aumentata dell'85,2%; o dei rifiuti, che hanno subito continui cambi di denominazioni (dalla Tarsu alla Tari), ma nella sostanza sono rincarati dell'81,8%.
Ancora, non c'è pace per i viaggiatori: i costi dei pedaggi autostradali sono saliti del 50,1%; nel caso dei trasporti urbani, la dinamica è stata simile: +49,6%. A denunciarlo è appunto la Cgia, l'associazione degli artigiani di Mestre.

mercoledì 11 giugno 2014

> Patagonia libera dalle dighe: annullate le autorizzazioni!

HidroAysén Cancelled
Patagonia Rivers Flow Free!
11 giugno 2014
Il governo del Cile ha rifiutato un progetto da 8 miliardi di dollari per costruire una serie di dighe su due fiumi in Patagonia. Una commissione ministeriale ha infatti rinunciato a concedere il via libera al programma immaginato da HidroAysen, che puntava ad edificare le strutture su due dei più importanti fiumi selvaggi del Pianeta, nonché a stendere una linea di trasmissione elettrica lunga 1.600 chilometri. 
Si tratta di una vittoria storica per i movimenti ambientalisti, anche perché la decisione del governo latino americano è arrivata all’unanimità: un comitato congiunto composto dai ministri dell’Agricoltura, dell’Energia, delle Miniere, dell’Economia e della Sanità ha spiegato di volersi «schierare a fianco delle denunce presentate dalle comunità locali». 
Secondo quanto dichiarato da Patricio Rodrigo, segretario del Consiglio di difesa della Patagonia, all’agenzia AFP, si tratta del «più grande trionfo del movimento ambientalista in Cile» Esso «segna un punto di svolta, dal momento che la popolazione ha ottenuto di essere ascoltata e di partecipare a decisioni che comportano conseguenze sull’ambiente e sulle loro vite».
http://valori.it/ambiente/cile-vittoria-ambientalista-niente-dighe-patagonia-7616.html

martedì 21 gennaio 2014

> Referendum acqua : ancora un tradimento della volontà popolare



Referendum acqua:

ancora un tradimento
della volontà popolare


La Provincia di Torino, indifferente al risultato referendario del 2011, a lungo sollecitata dalla proposta di oltre 11.000 residenti di trasformare SMAT spa in Azienda Speciale consortile di diritto pubblico per metterla in salvo dalla privatizzazione e applicare il referendum, risponde in questi giorni, come il Gattopardo, che qualcosa deve cambiare perché tutto resti com'era prima.
Nella sua Delibera di Indirizzi, che annulla e sostituisce la Delibera di iniziativa popolare, alcune concessioni verbali di apparente consonanza con le nostre proposte non devono ingannare e invitiamo gli organi di informazione a non prestarsi ad un’operazione fuorviante:  con sofismi e cavilli si nega la trasformazione di SMAT oscurando l’Art. 114 del Testo Unico Enti Locali (L.267/2000) tuttora in vigore – e recepito dall’Art. 67 dello Statuto della Provincia stessa - il quale stabilisce che l’ Azienda Speciale è possibile in quanto “ente strumentale dell’ente locale dotato di personalità giuridica, autonomia imprenditoriale, statuto ecc”;  L’ aumento del quorum deliberativo dall’attuale 75% al 90% per “blindare” SMAT spa dall’ingresso dei privati non è sufficiente. PERCHE’ NON IL 100%?